Cenni ai principali regolamenti europei in materia di diritto internazionale privato e processuale

Cenni ai principali regolamenti europei in materia di diritto internazionale privato e processuale

Il diritto internazionale privato applicato alla procedura civile interna francese risulta essere uno strumento efficace di difesa degli interessi del cliente.

Esso inoltre, può rappresentare una valida soluzione in casi di opposizione all’esecuzione di sentenze straniere già aventi forza esecutiva nello Stato di emissione.

Particolare attenzione in tale materia è pertanto data all’attività di notifica delle decisioni, a quella di traduzione prima, durante e dopo il processo, vegliando a che il famoso articolo 6 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo sia concretamente rispettata.

L’attività di difesa in ambito internazionale si fonda su quattro tematiche fondamentali, che applicate al caso in specie potrebbero risolvere il conflitto o prevenirlo:

I/ LA DETERMINAZIONE DEL DIRITTO APPLICABILE E DELLA GIURISDIZIONE COMPETENTE

In ambito di liti a carattere internazionale, la conoscenza e la familiarità con l’applicazione delle regole circa la legge applicabile e la giurisdizione competente sono d’importanza capitale.

In effetti, un processo può’ essere bloccato e vinto soltanto non riconoscendo la competenza internazionale del giudice adito oppure facendo applicare il diritto di uno stato piuttosto che di un altro. In ambito europeo, le regole tramite cui individuare le leggi applicabili al caso ed la competenza internazionale sono oggetto di alcuni fondamentali regolamenti.

Circa le legge applicabile:

  • Regolamento (CE) n. 593/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 giugno 2008 , sulla legge applicabile alle obbligazioni contrattuali (Roma I)

  • Regolamento (CE) n. 864/2007 sulla legge applicabile alle obbligazioni extracontrattuali (Roma II)

  • Regolamento (UE) n. 1259/2010: legge applicabile al divorzio e alla separazione personale (Roma III)

Circa la giurisdizione competente:

  • Regolamento (UE) n. 1215/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 dicembre 2012 , concernente la competenza giurisdizionale, il riconoscimento e l’esecuzione delle decisioni in materia civile e commerciale

  • Regolamento (CE) n. 2201/2003, relativo a competenza, riconoscimento ed esecuzione di decisioni in materia matrimoniale e genitoriale (denominato “Bruxelles II bis”)

II/ L’ESECUZIONE DELLE SENTENZE STRANIERE IN AMBITO UE ED IN AMBITO INTERNAZIONALE

Lo spazio economico europeo offre la possibilità di ottenere delle decisioni di giustizia nazionali aventi forza esecutiva  diretta negli altri paesi UE. *

Il regolamento (UE) 1215/2012  “Bruxelles I bis”prevede per tutte le decisioni giudiziarie in materia civile e commerciale, l’abolizione dell’”exequatur”.

L’art. 39 del nuovo testo dispone, infatti, che “la decisione emessa in uno Stato membro che è esecutiva in tale Stato membro è altresì esecutiva negli altri Stati membri senza che sia richiesta una dichiarazione di esecutività”.

In ambito internazionale, al di là dell’Unione Europea, sarà invece necessario: passare per la procedura specifica di exequatur per ottenere il riconoscimento della decisione straniera nello stato in cui dovrà essere posta ad esecuzione passare per un nuovo controllo giurisdizionale, negli Stati in cui in assenza di accordi specifici, alcuna procedura di exequatur sia stata prevista

III/ L’UTILIZZO DELLE NUOVE PROCEDURE GIUDIZIARIE INTRODOTTE DAL DIRITTO EUROPEO

Recentemente l’Unione Europea si sta dotando di procedure uniformi al fine di agevolare la risoluzione dei contenziosi aventi carattere internazionale, in particolar modo in materia di recupero crediti

  • Regolamento n. 1896/2006, in vigore dal 12/12/2008 che ha introdotto il decreto ingiuntivo europeo

  • Regolamento (UE) n. 655/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 maggio 2014 , che istituisce una procedura per l’ordinanza europea di sequestro conservativo su conti bancari al fine di facilitare il recupero transfrontaliero dei crediti in materia civile e commerciale

Tali procedure, il cui risultato, purtroppo, non è sempre quello sperato, rappresentano comunque un ulteriore strumento a servizio delle imprese europee per la risoluzione delle loro liti

IV/ L’APPLICAZIONE DEI REGOLAMENTI UE E LA LORO COORDINAZIONE CON IL DIRITTO NAZIONALE INTERNO

Il diritto internazionale privato ed in particolare le regole di conflitto uniformi createsi all’interno dell’Unione Europea devono essere sapientemente utilizzate nell’ambito del processo interno.

In effetti, spesso le eccezioni processuali relative alla competenza internazionale ed al difetto di giurisdizione del giudice adito, sono subordinate al rispetto di rigide regole di rito, tanto in diritto italiano che in quello francese.

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